giovedì 5 giugno 2014

Ricerca o animali? Alessandria ha scelto. Di non scegliere

"Ricerca o animali, Alessandria deve scegliere" scrivevo dieci giorni fa su questo blog. Mi riferivo alla polemica esplosa all'indomani di un concerto di raccolta fondi a favore della Fondazione Telethon patrocinato dal comune piemontese. Alcuni esponenti del Movimento 5 stelle si erano arrabbiati perché tale patrocinio andava in contrasto con una delibera, di stampo animalista, in cui il consiglio comunale, all'unanimità, aveva approvato un emendamento dell'esponente del M5S che impegnava l'amministrazione a non concedere patrocini o collaborazioni di sorta a tutte quelle associazioni che per fare ricerca scientifica utilizzano la sperimentazione animale. A meno che, recitava testuale l'emendamento, le stesse associazioni non si fossero "impegnate, per iscritto, a non finanziare alcun progetto di sperimentazione su animali per il presente e il futuro".
La cosa mi era subito suonata strana. Come può la Fondazione Telethon e come lei tutte le associazioni o fondazioni che finanziano la ricerca scientifica in campo biomedico, impegnarsi a non fare più sperimentazione animale? Se lo facesse dovrebbe chiudere bottega il giorno stesso. E chi lo spiegherebbe, in quel caso, ai genitori dei bambini malati, che è arrivato il momento di rinunciare, per sempre, a qualsiasi speranza di cura? Nei fatti, però, aveva ragione il grillino. Perché la delibera era chiara. E quel concerto a favore di Telethon l'aveva bellamente ignorata.
Ho chiamato allora il Comune di Alessandria. Prima ho parlato con una gentile signora dell'ufficio Tutela degli animali, che mi ha inviato il testo della delibera. Poi, dopo qualche giorno di "anticamera", ho avuto una risposta dall'ufficio stampa, che si era consultato con l'assessore Maria Teresa Gotta, che si occupa di Educazione e aggregazione sociale ma ha anche la delega alla tutela degli animali. Niente di scritto, ma una spiegazione telefonica molto chiara, nel suo equilibrismo dialettico. "Il Comune di Alessandria ha rispettato la delibera - mi hanno detto - perché all'associazione a cui era stato dato il patrocinio (Telethon) è stato fatto firmare un documento in cui la stessa associazione si impegna a non utilizzare i fondi raccolti ad Alessandria (ma non altri) per attività di ricerca che prevedano la sperimentazione animale".
Per sicurezza me lo sono fatto ripetere due volte. Ma la linea dell'assessore Gotta è proprio questa. Quindi, ho riflettuto a voce alta con l'addetta stampa del Comune, basta che Telethon usi i soldi raccolti ad Alessandria per comprare, chessò, le provette e i camici degli scienziati, che la forma è salva e gli animalisti sono contenti. Anche se con quei camici e quelle provette gli stessi scienziati fanno i loro bravi test sulle cavie, come i loro colleghi di tutto il mondo. L'importante è che quelle cavie siano state comprate e vengano trattate con i soldi raccolti in qualche altro comune ancora non raggiunto dagli zelanti animalisti grillini.
Dal tono della voce della povera addetta stampa mi è sembrato di intuire un certo imbarazzo. Ma forse mi sbaglio. Fatto sta che prima di salutarci ha voluto precisarmi che "in effetti, il tema è eticamente molto complicato. E che quasi sicuramente la questione non si chiude così". Temo abbia ragione. Morale della favola. Tra i due "litiganti", gli animalisti e l'associazione benefica, il terzo paga: la ricerca.

5 commenti:

  1. In che senso "il terzo paga: la ricerca."? A me sembra che abbiano vinto tutti. I ricercatori hanno preso i soldi, e abbiamo dato lo zuccherino agli animalisti ritardati.

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    1. Giusto! Vista così, non fa una piega. Almeno fino a quando non ci sarà il prossimo evento...

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  2. sono contenta del fatto che almeno li si sia evitato di buttare altro denaro sul pasticciamento sui sorci...(cioè sulla sa)
    bosogna finanziare solo la ricerca moderna , Telethon prevede delle ricerche che non utilizzano animali, per esempio quelle epidemiologiche, e i soldi raccolti sono felice che andranno li..se Telethon inizierà a distinguere i due filoni della ricerca, (quella farlocca su topi, e quella utile su materiali umani e epidemiologicI)con cc diversificati, inizierei a donare anche a loro.
    peraltro potrebbe essere una soluzione che accontenta tutti: i prosperimentazioneanimale potrebbero continuare a sprecare i LORO soldini come più gli aggrada, e noi, parenti di malati e malati, potremmo donare al filone più scientificamente umanista e utile... e tutti contenti.. poi tra qualche anno i risultati dell'una o dell'altra, ben distinti, saranno sotto gli occhi di tutti..e addio pasticciamenti sui topi

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    1. anonimo ma lei che ne capisce di ricerca, tanto addirittura da distinguere ricerca farlocca da moderna? mi cadono le braccia (per usare un eufemismo)!
      Se le fosse sfuggito, la informo che quella "utile sui materiali umani" esiste più o meno dalla fine degl'anni '50 (del secolo scorso), sa quel tipo di sperimentazione (e tutte le metodiche che non usano animali) da sole quanti risultati clinici ha prodotto? faccia uno sforzo... le serve un aiuto?... sicuro?... allora si prepari, mi serve molto spazio per far entrare questa cifra: 0 !
      UAOOOO, ma essere "moderni" fa tanto radical chic, non fa niente se non ci capiamo una mazza di quello di cui stiamo parlando.

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    2. "se Telethon inizierà... inizierei a donare". Io credo che la ricerca sia importante, ad esempio sarebbe utile iniziare a cercare quel libro di grammatica perso ai tempi delle elementari.

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